Alcune persone sono arrivate a questo blog digitando nei motori di ricerca le seguenti parole chiave:
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A quante di voi capita tutti i giorni, più volte al giorno di essere fischiate per strada, di ricevere complimenti non richiesti, battute volgari, proposte indecenti o palpatine?
Ecco le t-shirt che fanno per voi!
Grazie a Blackrose e a Fless per la loro creatività!
Prima di scoprire che ci
hanno fatto pure un libro, mi sono sempre chiesta se il ruolo della
donna in pubblicità e nei media in generale fosse influenzato dal fatto
che i pubblicitari sono in maggio numero uomini.
Le donne popolano
magigormente gli spot ma sono rappresnetate secondo un ruolo he ormai
non rappresenta fedelmente la realtà, anzi sembrano impostate secondo i
desideri e il modello che è stato inizialmente attribuito dall’uomo e
che ora è quasi scomparso nel mondo reale.
Daniela Brancati
La pubblicità è femmina, ma il pubblicitario è maschio
Sperling e Kupfer, ‘I Segni’ 2005
La
pubblicità è al centro del sistema. La sua tecnica è la seduzione. E il
mezzo più usato sono le immagini sexy o smaccatamente ammiccanti.
Possiamo allora dedurre che la pubblicità è femmina? E se si perchè? Il
volume è frutto di un’indagine giornalistica sui generis. L’autrice è
partita dai tanti luoghi comuni sulla pubblicità, li ha confrontati con
i diversi modi di concepire la vita ed è approdata all’universo delle
aziende "big spender" e delle agenzie.
La pubblicità è femmina perchè il pubblicitario è maschio
Oltre
quello di dire che la pubblicità non si insegna, un altro dei vezzi
degli addetti ai lavori è affermare che sono troppi i libri sulla
pubblicità.
Nient’affatto.
Il problema, piuttosto, è che
spesso non li leggono coloro che dovrebbero avvertire l’utilità di
trarne informazioni ad ogni livello: di cronaca, di trend, di cultura.
O, perché no?, anche al fine di coltivare spunti critici e ampliare il
dibattito.
È appena uscito un libro di Daniela Brancati, nome
noto da molti anni a quanti praticano la comunicazione. Giornalista,
primo direttore donna di un tg RAI, saggista e tanto impegno ancora
nell’ambito dell’infocomunicazione, Daniela Brancati affronta
l’argomento con l’aria di proporre quasi un teorema. Ma da parte
dell’autrice è solo una provocazione per aprire una serie di analisi e
di tesi, tutte supportate da interviste di ottimo contenuto ai
personaggi che contano.
Il nesso tra seduzione e pubblicità, più
che un atto d’accusa, è una realtà oggettiva. I motivi vengono indagati
tutti, senza l’inquinamento del cosiddetto pregiudizio ideologico che,
se c’è, resta in superficie e per rispettabile obbligo etico.
Significativa,
oltre che bella, la storia esistenziale della casalinga di Voghera e
della signora Maria, archetipi e icone del tinello italiano. Il tutto
con gli opportuni approfondimenti sul versante sociologico, cinicamente
inciso dal marketing. Citiamo pagina 47: "…oggi la famiglia è vista
come una commodity, un luogo in cui stare per risparmiare affitto e
bollette, per avere servizi pronti a tutte le ore…" (g.c.).
– – – –
Daniela Brancati, La pubblicità è femmina ma il pubblicitario è maschio, Sperling & Kupfer Editori, Euro 16.
http://www.hdemia.it/recensioni/20020616_08.php
http://donnaelavoro.inail.it/cpo/pubblicita_femmina.htm
Un ringraziamento a Rosa per l’articolo!
Soggetto: Un uomo é circondato da 7 donne bellissime
Idea creativa: Più usi il prodotto più donne avrai
Morale della favola:
Questa pubblicità utilizza la donna come oggetto sessuale, donna schiava dell’harem di un uomo.
Che cosa significa in realtà:
Acquista il prodotto e farai sesso
Cosa ne pensiamo:
7 donne per un uomo, 7 vergini per un uomo…
Avvertenza:
Puoi usare anche un litro di deodorante ma se non ti lavi prima con acqua e sapone, al massimo attiri 7 mosche!
Soggetto: Stanno arrivando le patatine fritte e con esse una ballerina di lap dance.
Idea creativa: Se compri il prodotto avrai una donna nuda che ti balla la lapdance
Morale della favola:
Questa pubblicità
usa il tipico espediente di un corpo di donna per vendere un
prodotto, non la vediamo ma intuiamo che sta ballando la lap dance, e come ben sapete non si balla con indosso in burqua…
Che cosa significa in realtà:
Donna: balla la lap dance e dammela
Cosa ne pensiamo:
é la solita pubblicità volgare e poco creativa, che per l’ennesima volta gioca con l’ambiguità della parola "patatina" = patatina fritta, organo sessuale femminile.
Provocazione:
A quando la versione per le donne coi cetrioli fritti?
http://www.youtube.com/watch?v=OAVs5xdetWM
Nuova campagna di Amnesty international contro le violenze coniugali.
Soggetto: Una donna stira nuda dei pantaloni, mentre un uomo in mutande aspetta leggendo il giornale.
Idea creativa: Se compri il prodotto avrai una donna nuda che stira e lava
Morale della favola:
Questa pubblicità usa il tipico espediente di un corpo di donna nudo per vendere un prodotto, inoltre mostra la donna come oggetto sessuale e come serva dell’uomo: é offensiva per la dignità della donna.
Inoltre offre un modello di coppia non paritario al quale noi ci opponiamo fermamente. Da anni si sta cercando di riequilibrare i rapporti uomo donna, questa campagna é un passo indietro.
Che cosa significa in realtà:
Donna stirami i pantaloni, muoviti! E fallo bene! Poi apri le gambe, che c’ho voglia.
Cosa ne pensiamo:
La pubblicità é in contrasto con gli articoli 9 («volgarità, indecenza») e 10 («dignità della persona») del codice di autodisciplina pubblicitaria.
Provocazione:
Cosa legge lui? La gazzetta dello sport?
Ringraziamo Jeanne per la segnalazione.
La giornata tipo dura circa 62 ore.
Sveglia:
Si sveglia alle 6 per svegliare i figli e preparare la colazione, va in bagno a lavarsi, mettere la crema da giorno, truccarsi, poi corre nella cabina armadio a scegliere l’abito giusto.
Colazione:
Si siede a tavola con il bellissimo marito manager e i suoi 2 figli biondissimi e bravissimi che la salutano con un bacio perché a colazione ci sono i biscotti, i cereali, le merendine, lo iogurt, il latte, il té, il succo di frutta giusti.
Marito:
Il marito bellissimo le dà un bacio e si volatilizza al suo importantissimo e redditizio lavoro.
Scuola:
Poi lei accompagna i figli a scuola, non senza aver salutato il simpatico nonno, l’esotica badante, la super affidabile cameriera, il gatto, il cane e il pesce rosso.
In auto:
Il viaggio verso l’ufficio nel traffico urbano é per lei riposante perché la sua auto é quella giusta, silenziosissima e sicura, con tutti i confort, e il suo navigatore satellitare conosce le strade deserte e le scorciatoie. Parcheggia l’auto senza problemi in una via deserta, se non fosse per una donna seduta su una panchina che la guarda con aria ammirata e le fa l’occhiolino. Oh, no io sono etero! Pero’ é lusingata.
In ufficio:
Alle 9 é in ufficio, nell’entrare, come tutte le mattine, il tempo si ferma: tutti i colleghi la guardano ammirati, assieme alle colleghe invidiose, perché lei é bellissima, sempre giovane e alla moda, ha lavato i capelli con lo sciampo giusto che li rende forti e brillanti e indossa il suo nuovo assorbente che la fa sentire più sicura di sé.
Entra nel suo ufficio privato con vista sulla città, dopo il caffé, il giornale e le mail, inizia il suo lavoro indossando i nuovi occhiali da vista che la rendono ancora più bella, sul nuovo portatile che oltre ad essere velocissimo é anche un oggetto di design.
Pausa di metà mattinata:
Verso le 11 arriva il fattorino, esce dall’ascensore e tutte le donne iniziano a sudare, é bellissimo, muscoloso e lucido, ma lui l’occhiolino lo fa solo alla nostra eroina.
Pausa pranzo:
All’una va in un ristorante molto trendy, che pochi conoscono, qui mangia il piatto giusto, quello gustoso e nutriente ma che non la fa ingrassare, beve la bevanda giusta, quella che la rende cosi’ irresistibile. Ancora tra gli sguardi ammirati dei passanti e del cameriere si alza dal tavolo e va a prendere un caffé in un’altro bar. Un uomo brizzolato sta li’ impalato davanti alla macchinetta, ad un certo punto lei si fa avanti e lui tira fuori una penna dal taschino… oh no, grazie, ho già una polizza assicurativa molto vantaggiosa, adesso vorrei solo un caffé, permette?
Uscita dal bar va a fare un po’ di shopping nelle migliori boutique della città. Nessun problema per i soldi, lei ha una super carta di credito che pensa a tutto.
Dopo lo shopping passa da sua madre per chiederle dei consigli sul bucato, e per verificare se la poltrona reclinabile funziona bene.
Pomeriggio:
Dopo questa pausa pranzo di 3 ore, torna in ufficio dove fa le ultime telefonate e mangia una merendina che le fa trovare l’idea giusta. Segue una riunione con i soliti colleghi ammiranti e le colleghe invidiose, lei presenta il suo magnifico progetto ed ha una promozione.
Finalmente é ora di tornare a casa, sull’ascensore si ritrova sola con un bellissimo ragazzo, vestito alla moda, senza forfora perché usa lo sciampo giusto, senza brufoli perché usa il detergente giusto, che quella mattina si é messo il deodorante che fa impazzire le donne. Le porte dell’ascensore si chiudono, poi si riaprono, lei esce con i capelli un po’ spettinati, lui ha la cravatta storta.
In autobus:
Ecco che lei prende l’autobus per tornare a casa, l’autobus é pieno, fa caldo, ma lei non traspira né emana odori sgradevoli perché ha messo il deodorante giusto.
Davanti alla scuola:
Poi va a scuola a prendere i figli, la maestra le corre incontro per complimentarsi dell’intelligenza e dell’educazione dei suoi meravigliosi figli. Un produttore cinematografico passa li per caso in quel momento ed estasiato dalla sua bellezza le offre un contratto per il nuovo film con quell’attore biondo e bello che tutte le donne sognano.
Al supermercato:
Dopo accompagna i figli in piscina e a basket, intanto va a fare la spesa nel supermercato giusto e senza esitazione compra tutti i prodotti giusti: la frutta biologica, la uova delle galline allevate a terra, lo iogurt che fa dimagrire, il formaggio senza grassi, il prosciutto che le ricorda al sua infanzia in toscana, i ravioli come quelli di sua nonna, la pasta che ti fa sentire a casa, il riso che non scuoce, i prodotti senza glutine, gli integratori alimentari, la salsa del cuoco diplomato a Parigi, i biscotti al cioccolato che non fanno ingrassare, le merendine, i biscotti, i cereali giusti per la colazione,lo straccio che pulisce da solo, il detersivo che ringiovanisce i colori, la crema che ringiovanisce la pelle, la crema per non invecchiare, la crema per l’incavo dietro il ginocchio, lo sciampo che rende i capelli lucenti, che fa durare la tinta più a lungo, ravviva il colore e combatte la forfora, il dentifricio che ti fa sorridere di più, lo spray contro gli acari, el mosche, le zanzare e i ragni, il deodorante per il wc, qualche gioco per cane, gatto e pesce rosso ecc…
Finalmente a casa:
Poi torna a prendere i figli e va a casa, loro si mettono in camera a fare i compiti mentre lei fa il bucato col detersivo giusto e difende i colori della squadra di basket del figlio, ammorbidisce per bene l’accappatoio della figlia, toglie quella brutta macchia di sugo sulla cravatta del marito e fa splendere di bianco le lenzuola.
Stende il bucato all’aria aperta e pulita, perché lei ha la campagna in città e poi stira il tutto col suo nuovo ferro da stiro e ripone il tutto nella cabina armadio. Poi prepara una cena squisita degna di un ristorante 4 stelle di Parigi, ma é tutto più facila coi suoi due forni e i suoi magnifici elettrodomestici. Neanche uno schizzo di sugo sul muro nella sua nuova cucina moderna ma anche un po’ tradizionale.
La cura di bellezza:
Poi corre in bagno fa la ceretta, ma si depila anche con la lametta fatta apposta per lei, e con la crema. Poi fa la doccia col prodotto che la rende bella e profumata, lava i capelli, li asciuga, si mette la crema anticellulite, la crema per non invecchiare e quella sull’incavo dietro il ginocchio. Poi si trucca ed infine indossa la sua lingerie super sexy.
Bentornato caro!
Ecco che il marito torna dal lavoro, ha avuto una promozione e presto partiranno tutti in vacanza. Saluta i figli che fanno i compiti diligentemente e poi corre in camera dalla moglie a fare l’amore, non senza notare il profumino del suo piatto preferito in cucina. Le accarezza le gambe e si complimenta con lei perché sono liscie e morbide, lo stesso fa per i capelli, e la lingerie. Dopo un ora di sesso sfrenato escono dalla camera perché é l’ora di cena e anche la suocera é stata invitata.
La cena in famiglia:
Tutti mangiano complimentandosi con lei che sorride pensando che lei ha un segreto per cucinare cosi’ bene, lei usa il prodotto giusto. La suocera se ne va tutta soddisfatta. I bambini si preparano per andare a letto, ma la piccolina ha la tosse, allora la mamma le spalma sul petto il prodotto giusto e lei si addormenta già guarita. Il figlio é un po’ agitato per la partita di basket dell’indomani ma la mamma lo rassicura perché lei ha lavato la sua maglietta senza rovinare i colori, quindi é certa che lui vincerà come sempre.
Serata in città:
La baby sitter arriva e la coppia esce. Lei indossa un abito da sera magnifico, tutti i suoi gioielli, le sue scarpe nuove sexy ma comodissime, la sua nuova borsa che le colleghe le invidiano e soprattutto il suo nuovo profumo, ma questo é un segreto!
Il locale alla moda:
I due vanno in un locale alla moda, dove ovviamente entrambi sono molto corteggiati, qui incontrano alcuni vips che li invitano al loro tavolo. Ancora una volta lei si vede offire un contratto per un programma televisivo.
Il privé:
Tutti insieme nella sala per i privilegiati, bevono l’alcool giusto, ballano e si divertono. Fa caldo, ma nessuno di loro traspira paerché tutti usano i deodoranti giusti. Alla fine della serata la coppia torna a casa per fare ancora l’amore. Tornano pero’ in taxi perché lui ha bevuto un po’ e sa che quando si beve non si guida. Sono le 4 del mattino e tranquilli si addormentano.
Buona notte:
Nulla turba il loro sonno perché contro le zanzare lei ha comprato il prodotto giusto.
Ho ancora lo zaino buttato sul tavolo, ma ho voglia di raccontare quel che ho ascoltato questa mattina a Firenze, convegno Il rosa e l’azzurro. Relatori eccezionali, mi mangio le mani per non essere potuta restare fino a stasera.
La mostra, anzitutto: qui trovate un assaggio delle pubblicità selezionate. Indimenticabili quella delle poste svizzere (”Metti il tuo pacco in buone mani“) e quella di una virile bevanda (”Fatti la cubana“).
Gli interventi. La mia vecchia amica Rossella Castelnuovo, giornalista scientifica, ha indagato su giornali maschili e femminili. Qualche dato. Quotidiano più letto dagli uomini: La gazzetta dello sport, dalle donne, La Repubblica e, a seguire, le edizioni locali. Settimanale più letto dagli uomini e dalle donne, Tv sorrisi e canzoni. A seguire: per i maschi Panorama e L’espresso, per le donne Donna moderna e Chi. Mensili. Per gli uomini: Quattro ruote, Focus, Al volante, In sella. Per le donne Focus, Starbene, Cose di casa, Cucina moderna. Con l’eccezione di Focus, regge la vecchia distinzione che vuole per i maschi i “giocattoli” (auto e moto e pc), tutti forieri di spazi esterni e presunta libertà, e il recinto domestico per le donne. Fra i settanta settimanali più diffusi, quattordici sono femminili, zero i maschili. In calo drastico i quotidiani, comunque, in crescita aggressiva la “free press”.
Ancora: nei giornali femminili, maree di pubblicità, assenza dei grandi temi (aborto, fecondazione assistita) con un’unica eccezione (Donna moderna) che riguarda la violenza sulle donne. I toni sono conservatori e consolatori e vertono sulla triade antica, con un ritocco: sesso, soldi, e la salute al posto del sangue. A proposito della medesima: per le donne la salute viene trattata, nei settimanali in questione, come l’equivalente della bellezza; per gli uomini, della forza e della potenza.
Non basta?
Prende la parola Norma Rangeri, la critica televisiva de Il Manifesto. La definizione di “colf in lingerie” a proposito della presenza femminile sul piccolo schermo è impeccabile. Di più. Nel 60% dei casi la donna televisiva è giovane o giovanissima. Solo nel 4,8 è anziana. Nel 31% dei casi le donne sono presenti per parlare di moda. Nel 14% per parlare di violenza fisica. O pin up o stuprata, ha sintetizzato Norma. Ancora. Secondo una ricerca recentissima dell’Osservatorio di Pavia, l’aumento del numero delle giornaliste televisive non corrisponde ad una magior presenza delle donne intervistate. Non esistono conduttrici over cinquanta. Ah, giusto, e la fiction? La centralità femminile esiste, per il 77% dei casi, ma si parla di emancipazione, contraddizioni, normalità della persona solo nel 6%. Del resto, le protagoniste sono il 38% contro il 61% degli uomini.
Infine.
Prima di riprendere il treno, una chiacchierata a tavola con la mitica Linda Laura Sabbadini dell’Istat. Assaggio dell’intervento che non avrei sentito: negli ultimi quindici anni le differenze nella cura di casa e famiglia hanno effettivamente avvicinato un poco le donne e gli uomini. Ma sapete perchè? Perchè in quindici anni le donne hanno sottratto un’ora del proprio impegno nella pulizia della casa per spostarlo sulla cura dei figli. Gli uomini hanno aumentato il loro: di un minuto.
Meditare, per favore.
Ringraziamo gentilmente Loredana Lipperini per averci concesso la pubblicazione del suo articolo.